Boom di Mavic Mini nell’usato

Il boom di acquisti del nuovo DJI Mini 2 era nell’aria, visto anche l’hype che si era scatenato su forum e gruppi Facebook nelle settimane che, tra presunti leak (ma più banalmente strategie di marketing studiate a tavolino) hanno preceduto la sua presentazione.

Il Mini 2 è la perfetta (prima) evoluzione del Mavic Mini, così riuscita che è impossibile non domandarsi se a Shenzen non fossero già a conoscenza di queste possibilità a ottobre 2019, quando però decisero di lanciare una versione meno potente dello stesso drone sotto i 250 grammi allo scopo di non bruciarsi l’asso nella manica, giocandolo invece un anno dopo, facendo spendere a molti appassionati i soldi per due carte invece di una soltanto.

Se per DJI si tratta senza dubbio di una doppia (annunciata) vittoria, mentre per molti piloti questa scelta ha significato una doppia spesa, la domanda più interessante diventa “Quali sono invece le conseguenze per il povero e originale Mavic Mini, che ha fatto da apripista?”.

Semplice: venduto di seconda mano!

Già, perché già da metà ottobre, quando le informazioni sull’imminente lancio del Mini 2 sono cominciate a circolare, i possessori del “Mini 1” più svelti hanno iniziato a prendere d’assalto il nostro mercatino per mettere in vendita i loro droni.

Scorrendo i vari annunci di Mavic Mini sul mercatino, tra l’altro, scopriamo che in molti casi i venditori presentano i loro droni usando espressioni come “in ottime condizioni”, “usato pochissimo”, o addirittura “praticamente nuovo”, il che – al di là delle strategie utili ad ingolosire i possibili acquirenti – testimonia come probabilmente, in questo anno di tempo tra l’uscita del Mavic Mini e quella del Mini 2, ma soprattutto tra il lockdown della pandemia, i divieti estivi di sorvolo sulle spiagge e non sempre chiari limitazioni normative che magari hanno convinto qualche dubbioso a restare a terra evitando problemi con le forze dell’ordine, questo povero DJI Mavic Mini è stato usato da molti piloti meno di quello che si aspettavano, rappresentando dunque a posteriori un piccolo patrimonio gettato al vento e che ora viene venduto in fretta e furia tra gli usati per cercare di recuperare almeno in parte i soldi spesi per l’acquisto iniziale.

Una spesa poco ragionata, insomma, che però, guardando alla corsa all’acquisto per il Mini 2, sembra non sia servita da lezione.